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Le intelligenze della ceramica
nella ricerca di Alfonso Femia
Ceramic’s intelligence
in Alfonso Femia’s research
di by Matteo Vercelloni Più che un libro di raccolta dei progetti degli ultimi anni “L’intelligenza della Ceramica – Alfonso
Femia Architectures” (Marsilio 2024, ed. francese ANTEPRIMA – AAM EDITIONS) si propone
come una riflessione a più voci sul ruolo e il valore della ceramica in architettura tra passato,
presente e futuro. Come afferma nell’introduzione Aldo Colonnetti, tra gli autori chiamati
a comporre il percorso del volume: “In sostanza la ceramica accompagna fin dalle origini la
nostra vita, sospesa tra «Artificio e Natura», come scrive Gillo Dorfles nel suo omonimo saggio
del 1968, nel quale mette in luce, tra i primi teorici a livello internazionale, la dialettica che
accompagna da sempre la relazione tra la cultura progettuale, ovvero l’artificio, e la natura,
in questo caso il materiale di cui è fatta principalmente la ceramica: infatti l’etimologia della
parola ceramica, che è il termine generico per indicare tutti i manufatti a base di argilla, deriva
dal greco kéramos, che significa appunto argilla. Da qui è necessario partire per affrontare
le opere di Alfonso Femia, che da anni frequenta questo materiale; credo che sia uno degli
architetti, a livello internazionale, che abbia mostrato più vicinanza, poetica e strutturale, con la
ceramica perché è stato in grado di rispettarne le identità e, nello stesso tempo, ha compreso
le sue qualità espressive, a partire dalla superfice per arrivare alla realizzazione di prodotti per
l’edilizia, privilegiandola, là dove questa scelta è possibile, come materiale ‘polivalente’ [...]
La ceramica per Femia non è solo un materiale; è un nuovo linguaggio per comporre gli spazi
dell’abitare il mondo, il territorio e la città”.
More than a collection of Alfonso Femia’s recent projects, the book “L’intelligenza della
Ceramica—Alfonso Femia Architectures” Published in Italy by Marsilio 2024, French edition by
AntePrima—AAM EDITIONS) is a reflection on ceramics’ value and role in architecture in the past,
present, and future. In the book’s introduction, Aldo Colonnetti—one of the authors—explains
that ceramic has been part of our lives since the dawn of time, straddled between artifice and
nature. And “Artifice and nature” is the title of a 1968 essay by Gillo Dorfles. This groundbreaking
essay was one of the first to delve into the dichotomy between design (i.e., the artifice) and nature
(in this case, the material ceramic is mainly made of). In fact, the word “ceramic” comes from the
ancient Greek kéramos (potter’s clay) and indicates artefacts made of clay. All this brings us to
Alfonso Femia, who has always used this material extensively. I think he’s one of the architects
who knows it best because he has always respected its identity and understood its expressive
qualities in creating surfaces and construction products. Whenever possible, he has always used
1.
Copertina del libro. it as a multipurpose material. Because for Femia, ceramic is more than just a material. It’s a new
The cover of the book. language that creates spaces to enjoy the world, the territory, and the city.
L’INTELLIGENZA DELLA CERAMICA
Alfonso Femia Architectures
Marsilio Arte Editore
Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia
Image: © Atelier(s) Alfonso Femia
Ph: © Luc Boegly