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“Percorsi”, arrivato al numero 50, affronta una tipologia architettonica legata all’attività fisica e al benessere, quella della
                     “Piscina” in cui i prodotti di Casalgrande Padana sono particolarmente apprezzati per proprietà tecniche e di durata, colori
                     e finiture. Le piscine che presentiamo nelle pagine che seguono si caratterizzano anzitutto per essere grandi vasche
                     natatorie coperte che si offrono quindi come architetture aperte al pubblico per definire nuovi spazi per il nuoto. Numerosi
                     sono le nuove costruzioni in Francia, dove la pratica del nuoto in vasche coperte  si sviluppa sin dal XIX secolo, per poi
                     conoscere dagli anni ’30  - nell’ambito di un approccio salutista - uno sviluppo di massa che troverà nel programma
                     governativo delle “1000 piscines”, lanciato dal Generale De Gaulle nel 1969, la sua diretta espansione, per rimediare al
                     fiasco francese dei Giochi Olimpici del 1968 e costruire nuovi impianti comunali nell’intero territorio nazionale. Un’azione
                     che portò anche alla definizione della famosa “Piscina prefabbricata Tournesol” dell’architetto Bertrand Schoeller, sorta
                     di interessante ibrido progettuale in bilico tra architettura e macrodesign. Ai nuovi recenti progetti in terra di Francia si
                     affiancano un esempio italiano e uno sloveno. Oltre al valore architettonico di queste costruzioni, isolate ed emergenti nei
                     vari paesaggi che le accolgono, si aggiunge quell’aspetto simbolico della piscina come ‘luogo altro’, spazio di protezione e
                     pace, recentemente sottolineato anche da Carola Barbero nel suo libro “Nuotare via” (Marsilio 2024); “In questo bunker
                     di piastrelle azzurre e nere, ci sentiamo protetti dagli attacchi a tradimento della città e, insieme ad altri esseri transitori
                     come noi, nuotiamo via, grazie a quella delizia blu che ci tiene lontani da tutto ciò che non è bello, gentile, vellutato,
                     accessibile. Qui siamo noi, semplicemente”. Alla selezione dei progetti in cui Casalgrande Padana è stata tra i protagonisti
                     per scelta materica a largo raggio, segue la presentazione di un nuovo libro in cui si rintracciano le “Intelligenze della
                     ceramica”; una riflessione a più voci sul valore e sul ruolo, tra passato e presente, del materiale ceramico in architettura
                     per leggere in una nuova ottica il denso percorso progettuale di Alfonso Femia e la felice sperimentazione da lui condotta
                     anche con la nostra azienda. Tra le ultime novità delle nostre collezioni che offriamo al mondo del progetto di architettura,
                     concludono il numero della rivista la collezione Terrae che rilegge in chiave contemporanea l’origine della storia della
                     ceramica. Questa nella sua essenza è sabbia trasformata in manufatti, oggetti d’uso e, per estensione, elementi per
                     l’architettura, tra cui lastre e formelle per pavimentazioni e rivestimenti. A quest’ultima categoria si riconduce Terrae che
                     con i suoi colori caldi e materici, ricchi di quelle sfumature proprie della terracotta, si propone come una serie innovativa.
                     Concept è invece una nuova collezione che reinterpreta il cemento liscio, o battuto di cemento, scandito dalle sfumature
                     nuvolate proposte in sette tonalità, date dalla tecnica di posa e dalla sua lisciatura eseguita a mano o a macchina. Al
                     campo dell’arredo si riconduce invece l’ampia famiglia di tavoli Convivialis che in una ricca varietà di strutture e piani
                     dalle molteplici forme e dimensioni, per impiego in interno ed esterno, permette di utilizzare la gamma completa dei
                     gres porcellanati Casalgrande Padana per creare delle forti affinità tra ambienti e arredi giocate sull’unitarietà materica
                     e cromatica delle superfici di rivestimento o sulle infinite possibilità del loro confronto per contrappunto o per analogia.




                     This 50th issue of Percorsi focuses on swimming pools. These architectural marvels closely linked to fitness and
                     wellness are particularly appreciated for their durability, colours, finishes, and technical features. Browsing these pages,
                     you’ll discover public indoor pools defining new swimming spaces. Many of these new facilities are in France, where
                     indoor pools were already popular during the 19th century. This popularity surged during the 1930s to promote health.
                     However, it was in 1969 that they started cropping up across the country, thanks to the “1000 swimming pools” project
                     launched by the French government in 1969 to promote swimming following the French swimming team’s disappointing
                     performance at the 1968 Summer Olympics. One of these swimming pools was the famous “Tournesol” (sunflower) pool
                     designed by Bertrand Schoeller, balancing architecture and macro design. We’ll also explore other fascinating examples
                     in Italy and Slovenia. These buildings emerge from the landscape they’re nestled in. They stand out for their architectural
                     value but also for their symbolic aspect as safe, peaceful places, as Carola Barbero stresses in her book “Nuotare via”
                     (published in Italy by Marsilio, 2024). In this book, Barbero calls them “bunkers of black and blue tiles” where we can feel
                     protected from the city’s aggressions and where, together with other transient beings like us, we can swim in this blue
                     delight, away from anything that isn’t beautiful, kind, velvety, and accessible. In this place, we can simply be ourselves.
                     After exploring these projects in which Casalgrande Padana played a primary role, we’ll talk about “Intelligenze della
                     ceramica,” (“The Intelligence of Ceramics”), the new book curated by Alfonso Femia. It delves into ceramic’s value and
                     role in architecture between the past and the present and offers a new perspective on Alfonso Femia’s journey and his
                     successful collaboration with us. Finally, we’ll present our latest collections: Terrae, Concept, and Convivialis. Terrae is a
                     tile collection that celebrates the history of ceramics with a contemporary twist. This material, which is basically made
                     of sand, can be turned into artefacts, everyday objects, and even elements for architecture, including wall and floor
                     tiles. Terrae is an innovative collection that stands out for its warm hues and Terracotta-inspired effect. Conversely,
                     Concept replicates industrial concrete’s cloud-like effects created by the laying technique and the manual or mechanical
                     polishing. This tile collection comes in seven colours. But Casalgrande Padana isn’t just about floor and wall tiles. It’s
                     about furniture, too, and the Convivialis table collection proves it. Tables of all shapes and sizes for indoor and outdoor
                     use, which can feature the entire range of porcelain stoneware collections to create visual continuity through matching
                     colours and materials or interesting contrasts.
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