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Questo numero di “Percorsi” affronta un tema progettuale denso di storia, quello della chiesa come spazio liturgico
e della fede. Abbiamo selezionato una serie di progetti contemporanei in Italia e all’estero e un capolavoro del
modernismo, La Chiesa di Nostra Signora della Misericordia a Baranzate di Bollate nell’hinterland di Milano, progettata
da Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti e Aldo Favini tra il 1956 e il 1958 , oggetto di un attento restauro per
riscrittura, ad opera dello studio SBG architetti. La lettura di questi progetti, a cavallo tra modernità e nostro presente,
ha permesso di verificare come i materiali di Casalgrande Padana siano stati scelti per le loro qualità materiche e
tecniche, per le prestazioni di garanzia di durata nel tempo e per la facilità di manutenzione in luoghi collettivi. I progetti
che presentiamo nelle pagine che seguono rispecchiano nel loro confronto e nei loro diversi linguaggi quelle indicazioni
che il Vescovo Nunzio Galantino, Segretario Generale CEI, affermava nel XIV Convegno Liturgico Internazionale del
giugno 2016, nel suo intervento “Costruttori di Chiesa”. A proposito di come un esterno di un edificio ecclesiale sappia
esprimere la realtà della Chiesa si affermava che una chiesa di nuova edificazione ”esprimerà realmente qualcosa di
fondamentale della comunità cristiana, nella misura in cui renderà evidente che costituisce l’accesso ad uno spazio
altro; e permette l’ingresso in un tempo che interrompe il normale scorrere del tempo. [...] Un edificio ecclesiale
dovrebbe, pertanto, mostrarsi sin dall’esterno come casa che serve a dimorare in uno spazio “altro” e ad abitare un
tempo “altro” rispetto allo spazio e al tempo che segnano la vita del mondo.” Accanto a questa dimensione fortemente
simbolica oltre che religiosa si aggiunge il fatto che “un edificio ecclesiale se deve essere in qualche modo distinto dal
resto delle costruzioni, non dovrà dare la sensazione di risultare estraniato dalla città nella quale è inserito: perché è su
quelle medesime strade che i cristiani, usciti dalla chiesa torneranno a camminare e a vivere”. Ecco allora che i sagrati
delle chiese diventano nei nuovi progetti delle piazze pubbliche integrate ai tessuti urbani che le accolgono; nuovi luoghi
collettivi aperti ad un pluralismo di pensiero e di fedi secondo quelle indicazioni date da Papa Francesco nella Evangelii
gaudium (2015): “sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli
orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale,
più che l’autopreservazione”. In tale ottica ci piace pensare, insieme a Nunzio Galantino, a “una Chiesa capace di abitare
un mondo strutturalmente pluralistico, multireligioso e, insieme, in continuo mutamento”, una Chiesa che sappia
ascoltare, contro ogni fondamentalismo. Tra le ultime novità delle nostre collezioni che offriamo al mondo del progetto
di architettura, chiude il numero della rivista la collezione Marmora, che sviluppa nuovi motivi e cromatismi lapidei
Chiese del mondo Churches of the world tradotti in lastre di gres porcellanato per aggiungersi alla ricca offerta dei ‘marmi’ e delle ‘pietre’ di Casalgrande Padana.
In fine ricordiamo a tutti i progettisti l’importante scadenza del 31 dicembre 2024, termine ultimo per potersi iscrivere
a Grand Prix, concorso internazionale di Architettura, nato per stimolare nuovi percorsi di ricerca e sperimentazione
di by Mauro Manfredini sull’impiego di materiali Casalgrande Padana.
This issue of “Percorsi” focuses on a field full of history: sacral architecture. We have selected a few contemporary
projects in Italy and abroad, including the church of Nostra Signora della Misericordia in Branzate di Bollate in Milan’s
hinterland. This modernist masterpiece was designed by Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti, and Aldo Favini between
1956 and 1958 and was recently restored by SBG Architetti. All these projects, straddling modernity and the present,
feature Casalgrande Padana materials chosen for their unique technical and textural features, excellent performance
and durability, and low maintenance, which make them perfect for public spaces. Each with their own language, these
churches follow the guidelines that the then Secretary-General of the Italian Episcopal Conference, Bishop Nunzio
Galantino, outlined during his “Builders of the Church” speech at the 14th International Liturgy Conference in June 2016.
For example, during this speech, Bishop Galantino explained that a newly built church “expresses something essential
about the Christian community when it’s clear that it provides access to a different space and a time that interrupts the
normal flow of time [...]. In other words, the exteriors of a church should clearly show that people are about to step into
a space and time that are not the space and time of the world.” In addition to this symbolic and religious dimension, an
ecclesiastical building should stand out from the other buildings “without giving the impression of being estranged from
the city it’s in because it’s on those same streets that Christians return to walk and live once they leave the church.”
As a result, churchyards become new public squares integrated into the urban fabric and open to thought and religious
pluralism, as Pope Francis wrote in Evangelii Gaudium (2015): “I dream of a ‘missionary option’, that is, a missionary
impulse capable of transforming everything, so that the Church’s customs, ways of doing things, times and schedules,
language and structures can be suitably channelled for the evangelisation of today’s world rather than for her self-
preservation.” To this end, we agree with Bishop Galantino’s idea of a Church that lives in a pluralistic, multi-religious,
and ever-changing world. A Church that listens and is against any form of fundamentalism.
We end this issue by presenting Marmora, one of our latest collections. This collection translates new stone- and
marble-inspired colours and patterns into porcelain stoneware tiles that enrich the Casalgrande Padana range.
Finally, we invite you to enter our Grand Prix, the international architecture contest that celebrates new ways of using
and experimenting with Casalgrande Padana materials. There’s time until 31 December 2024 to submit a project.
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